Vangelo Domeniche e Festività
II Domenica di Quaresima – Le certezze che nascono da un contatto con la Gloria di Dio, non possono essere dette nel contesto del nostro discorso feriale, né propagate come se fossero verità di tipo filosofico o scientifico.
Nella PRIMA LETTURA l’intervento amoroso di Dio nel travaglio di fede di Abramo ( come anche in Maria al momento dell’annunciazione). Dio è presenza amorosa in una vicenda superiore alle sue forze. Il credere di Abramo che “ il Signore accredita come giustizia” non poggia sulla evidenza di una razionalità della ricerca ma sull’abbandono alla Parola di Dio . Ad lui viene promessa una discendenza e una terra per la quale dovrà morire alla sua terra. Questa terra diventa così il segno e l’evento di una nuova appartenenza, segno della famigliarità con Dio.
La perplessità di Abramo “come potrò sapere” esprime sia l’apertura al mistero come il dubbio: è apertura al mistero in Abramo e nella vergine Maria, è dubbio in Zaccaria, padre di Giovanni. Continua a leggere
I Domenica di quaresima – Con il diavolo non si dialoga … gli si risponde con la Parola di Dio !
La parola proclamata nella PRIMA LETTURA è uno dei brani più antichi della Scrittura. Viene specificato con chiarezza che il fine per cui Israele è stato portato nella sua terra è: perché lodasse Dio si ricordasse di Lui. Con questo ringraziamento Israele esaurisce il suo compito… … È un testo capitale perché rappresenta il punto terminale dell’opera salvifica compiuta a favore d’Israele: racconta solo cose fatte da Dio di fronte alla impotenza del suo popolo espressa chiaramente in “ Mio padre era un pellegrino” abbreviazione straordinariamente semplice ma chiarissima … Continua a leggere
VIII Domenica del T.O. – Nella comunità di Gesù c’è una sola guida e un solo maestro: il Cristo.
La PRIMA LETTURA sottolinea che la parola nasce dalla riflessione e si esprime nella conversazione. Essa pertanto passa attraverso un processo, che ha come origine il cuore, processo che è tuttavia soggetto a una lavorazione che nei libri sapienziali è chiamata «disciplina» (e che oggi chiameremmo «cultura»). La Scrittura non conosce processi spontanei, ma cammini guidati … perché chi è inesperto possa giungere alla «sapienza del cuore.» Su questa sapienza acquisita attraverso un rapporto assiduo con la Parola di Dio si fonda pure l’Evangelo. Continua a leggere
VII Domenica del T.O. – Non c’è nulla di più grande e più fecondo dell’amore: esso conferisce alla persona tutta la sua dignità.
La PRIMA LETTURA ci presenta Davide come l’uomo giusto in rapporto a Dio e agli uomini perché non vuole arrivare al regno attraverso l’inganno, le trame e lo spargimento di sangue, ma vuol essere fedele al Signore e confidare solo nella sua promessa. Egli crede alla consacrazione che ha ricevuto da Samuele e quindi non cerca d’impossessarsi del regno uccidendo Saul anche quando tutto sembra indicare che il Signore lo ha messo tra le sue mani. Egli capisce che anche questa è una prova da parte del Signore che egli deve superare.