Vangelo Domeniche e Festività
II Domenica del T.O. – La manifestazione della gloria di Cristo passa attraverso la madre.
Nella prima lettura la profezia ci fa contemplare con un unico sguardo l’itinerario che parte dalla nostra umiliazione e giunge alla gloria. Ciascuno di noi e l’umanità, che ha nella Chiesa le primizie della redenzione, può vedere il punto di partenza del suo cammino e quello finale dell’arrivo. Entro quest’arco s’iscrive tutta la storia della Chiesa, dei popoli e di ciascuno. Le parole proclamate sono di grande consolazione e speranza. Il testo presenta pure la realtà dei nuovi cieli e della nuova terra dove è collocata la Sposa redenta e in questa terra abiterà pure lo Sposo; infatti la nuova creazione ha il suo principio nell’umanità dello Sposo, il cui splendore divino s’irradia in questi nuovi spazi. Continua a leggere
Battesimo del Signore – IL battesimo di Gesù ci coinvolge nel sacrificio che adombra: compiere la volontà del Padre.
Nella prima lettura risuonano le parole “ consolate .. consolate il mio popolo “.
Dicendo il mio popolo, il Signore afferma che già si è riconciliato con lui. È Lui solo quindi che, per imperscrutabile disegno e decreto, stabilisce la cessazione del tempo dell’espiazione e l’inizio di quello della consolazione. Continua a leggere
Epifania del Signore – ” I lontani” capiscono, giungono alla fede, sebbene non siano destinatari né della rivelazione né delle sante Scritture
La prima lettura è un oracolo rivolto a Gerusalemme , ma che coinvolge tutti i popoli della terra. Viene narrato lo splendore di Gerusalemme dove brilla una grande luce che è la gloria del Signore. Verso di essa tutte le altre città e tutti i popoli della terra potranno muoversi, comunicare e camminare attirati dall’unica luce che brilla sul mondo. Da tutti i popoli confluiranno grandi ricchezze portate da coloro che riconducono a Gerusalemme i figli d’Israele, anche quelli non conosciuti. Tutto potrà avvenire attraverso il rovesciamento dei criteri della sapienza umana e il manifestarsi della Gloria di Dio, manifestazione che avviene nei modi che non sono propri neppure del pensare religioso. Continua a leggere
01 Gennaio 2019 – Maria Madre di Dio, Vergine del silenzio che custodisce nel cuore tutto il disegno e il mistero di Dio.
Nella prima lettura la benedizione crea un rapporto tra Dio e colui che viene benedetto. Qui essa ha come centro il Nome del Signore ripetuto tre volte. Questa benedizione pone quindi il Nome rivelato sui figli d’Israele «in modo che questi vivano nella forza direttiva e santificante del Nome» (d. G. Dossetti, appunti di omelia, 1.1.1972). La benedizione non è un vanto o un privilegio ma è uno stato, che, se recepito, riempie di gratitudine e di lode coloro che sono benedetti.
Nella seconda lettura l’affermazione che nella nascita del Figlio nato da donna, nato sotto la legge avviene un passaggio radicale: il Nome non è più sopra di noi ma nello Spirito è dentro di noi e il nome è quello stesso che il Figlio pronuncia: Abbà, Padre. Continua a leggere