Vangelo Domeniche e Festività
XXV Domenica del T.O. – Se uno vuole il primo posto … deve farsi ultimo e servo di tutti.
Nella prima lettura due concezioni: quella del giusto, che pone la sua fiducia in Dio e quella dell’empio, che cerca di sfruttare la situazione presente partendo dalla negazione della presenza e dell’intervento di Dio.
La lettura cristologia del testo appare evidente sia dalle espressioni parallele nei vangeli come pure dalla figura di Gesù, il giusto perseguitato. Continua a leggere
XXIV Domenica del T.O. – CIASCUNO di voi…chi dite che Io sia ???!!!
La prima lettura ci consegna l’immagine del servo sofferente, servo che prima di essere mite rispetto agli aggressori, è mite rispetto alla Parola. L’ultimo versetto ricorda la Passione del Signore, l’ora delle tenebre; i tizzoni ricordano le lanterne con cui sono andati a prendere il Signore, è una luce alternativa che non illumina. Continua a leggere
XXIII Dom del T.O. – La fede ci fa udire cose che lo spettro percettivo del nostro orecchio normale non saprebbe ascoltare.
Anche nella sua forma redazionale la guarigione del sordomuto rivela il suo valore simbolico tanto è vero che questo rito viene ripetuto nell’ambito del sacramento, perché la fede fa parlare i muti e fa udire i sordi, cioè la fede ci permette di esprimere ciò che secondo il codice linguistico degli uomini non ha senso e che rimane inibito in noi, e ci fa udire cose che invece lo spettro percettivo del nostro orecchio normale non saprebbe ascoltare. Continua a leggere
XXII Domenica del T.O. – Ciò che rende impuro l’uomo viene dal suo interno e si manifesta nel suo comportamento.
Nella prima lettura viene sottolineato come l’integrità della Parola di Dio fa in modo che essa non si amalgami con quanto ad essa si vuole aggiungere o da essa togliere.
Essa resta integra e diventa principio di giudizio per tutti coloro che la vogliono manipolare.
Il luogo dove la Parola appare davvero di Dio è il Cristo crocifisso.
Noi quindi percepiamo la purezza della Parola solo quando ci relazioniamo a Lui, il crocifisso che è risorto. Questa purezza della parola di Dio la si coglie nella pagina evangelica, là dove il Signore non contesta la tradizione degli antichi ma quanto in essa annulla la Parola di Dio. (d. G. Dossetti, appunti di omelia). Continua a leggere