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Vangelo Domeniche e Festività

XXII Domenica del T.O. – Il discepolato non è solo seguire un maestro sapiente e autorevole .. ma significa essere coinvolti con la vita di Gesù, significa rinunciare a conoscere e affermare se stessi.. prendere la propria croce, lo strumento della morte dell’uomo mondano, dell’“uomo vecchio” e seguire Gesù ovunque egli vada .Discepolato a caro prezzo! Discepolato che non rende esenti dallo scandalo, dalla prova, dalla sofferenza.

In questa domenica, la liturgia della Parola – attraverso le figure di Geremia e di Pietro – ci propone due atteggiamenti opposti, due modi differenti di stare davanti al Signore e manifestargli la nostra disponibilitàChiamato a essere profeta, Geremia (prima lettura) lascia il suo villaggio e si trasferisce a Gerusalemme. Qui, a motivo di quello che aveva annunziato, viene schernito e perseguitato dalla gente. Il suo cammino, come quello di Gesù e come quello di ogni uomo giusto, si scontra con la persecuzione, con le difficoltà dell’ambiente e con le sue crisi interiori. Geremia, angosciato, lamenta addirittura di essere stato «sedotto» da Dio. Non sa se continuare a fare il profeta o scegliere invece una strada meno faticosa, ritirandosi a vita privata. Continua a leggere

XXI Domenica del T.O. – Ognuno di noi è una piccola pietra, ma nelle mani di Gesù partecipa alla costruzione della Chiesa.

Il Vangelo di questa domenica (Mt 16,13-20) ci riporta un passaggio-chiave nel cammino di Gesù con i suoi discepoli: il momento in cui Egli vuole verificare a che punto è la loro fede in Lui.
Prima vuole sapere che cosa pensa di Lui la gente; e la gente pensa che Gesù sia un profeta, cosa che è vera, ma non coglie il centro della sua Persona, non coglie il centro della sua missione.
Poi, pone ai discepoli la domanda che gli sta più a cuore, cioè chiede loro direttamente: «Ma voi, chi dite che io sia?» (v. 15). E con quel «ma» Gesù stacca decisamente gli Apostoli dalla massa, come a dire: ma voi, che siete con me ogni giorno e mi conoscete da vicino, che cosa avete colto di più? Continua a leggere

XX Domenica del T.O. – … Per Gesù l’incontro con un’altra persona è vero nella misura in cui non solo egli cambia chi incontra, ma subisce anche un cambiamento in se stesso proprio a causa dell’incontro.

In questa XX domenica del Tempo ordinario, l’intero messaggio della liturgia della Parola sembra ruotare attorno a un “sogno” di Dio e alle iniziative che Egli stesso mette in atto per trasformare questo sogno in realtà. 
Per bocca di Isaia (1ª lettura), il Signore fa una promessa al suo popolo: il suo tempio (“la sua casa”) non sarà un luogo di discriminazione e neppure di confusione, ma piuttosto “casa di preghiera per tutti i popoli”. E le iniziative che Dio metterà in atto sono tutte volte a far diventare questo sogno una realtà: è Lui stesso, infatti, che prende per mano gli esclusi, per accompagnarli nella sua “casa di preghiera” (cfr.parte conclusiva 2ª lettura).

Questo, dunque, il “sogno” di Dio, un sogno che continua a essere attuale anche per noi e alla cui realizzazione Egli chiama a prendere parte soprattutto gli “ultimi” e gli “esclusi”, come la donna di cui narra il Vangelo di oggi.  ( N.Galantino) Continua a leggere

Assunzione della B.V. Maria – " Estraniarsi per appartenere…"

Nel cuore del tempo estivo, la Chiesa si sofferma con gioia e gratitudine a celebrare la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Una festa che mette al centro il compimento del percorso di vita e di fede di Maria, ma soprattutto l’opera d’amore che Dio ha realizzato in lei, trovandola pienamente disponibile. ( N. Galantino )
[ Nel Brano dell’Apocalisse spicca ] questa  donna fasciata di luce,sospesa sulla luna, coronata da una costellazione di dodici astri, allusione alle tribù d’Israele e agli apostoli.  «Ma chi è costei, come è detto nel Cantico dei che sorge come l’aurora, bella come la luna, splendente come il sole?» (6,10).    La più comune risposta in ambito cristiano tradizionale è quella che identifica nella donna Maria che genera il Cristo. …In realtà il pensiero di Giovanni è probabilmente orientato in altra direzione.
Alcuni ipotizzano che si tratti di una personificazione di Gerusalemme o della Sapienza divina oppure di Eva, la prima madre, dalla quale deriva l’intera umanità a cui è promessa la salvezza (vedi Genesi 3,15). Ma è più corretto pensare che in questa donna, per l’autore dell’Apocalisse, si intreccino due figure: da un lato, l’Israele fedele, sposa di Dio (Osea 2; Isaia 54), dalla quale proviene Gesù Messia; d’altro lato, la Chiesa che lotta per mantenersi fedele a Dio che la libera del Male: al suo interno Cristo nasce continuamente attraverso la parola evangelica e l’eucaristia. È appunto per questo che essa è raffigurata come incinta e pronta a generare un figlio contro il quale si scatenerà la violenza del drago color rosso sangue. ( G. Ravasi )
La  liturgia di oggi  celebra lo splendore dell’eternità nel tempo e tende a cogliere il senso del divenire temporale nell’orizzonte pacificante dell’eternità: la sua “attualità” sta spesso nel riproporre fedelmente ciò che è apparentemente “inattuale”, e tuttavia necessario. Si tratta di un estraniarsi per appartenere
Nel cuore dell’estate, la celebrazione dell’assunzione di Maria diventa un richiamo a rispettare la dignità di ogni donna, a valorizzarne il mistero, a umanizzare il mondo rendendolo più accogliente nell’irripetibilità di ciascuno e nella reciprocità delle relazioni di vita e d’amore, che fanno la storia di tutti.   Assunta in cielo nell’integralità del suo essere umano, la Vergine Madre testimonia l’infinita dignità di ogni persona, il valore del corpo da custodire e amare, il destino eterno da non obliare. Così la figura di Maria di Nazaret può divenire un singolare incoraggiamento a credere e sperare nel tempo che ci è dato di vivere, dove proprio la speranza appare dono prezioso e forza necessaria di trasformazione del presente.  ( Bruno Forte )
Nella casa di Elisabetta e di suo marito Zaccaria … quando arriva Maria, la gioia trabocca e prorompe dai cuori, perché la presenza invisibile ma reale di Gesù riempie tutto di senso: la vita, la famiglia, la salvezza del popolo… Tutto!  … Questa gioia piena si esprime con la voce di Maria nella preghiera stupenda. Questa gioia piena si esprime con la voce di Maria nella preghiera stupenda ( Papa Francesco )
 

I concili nei secoli
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I° CONCILIO DI NICEA



I° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



I° CONCILIO DI EFESO



I° CONCILIO DI CALCEDONIA



II° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



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II° CONCILIO DI NICEA



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LETTERA A DIOGNETO


I° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



IV° CONCILIO LATERANENSE



I° CONCILIO DI LIONE



II° CONCILIO DI LIONE



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