Vangelo Domeniche e Festività
VI DOMENICA DI PASQUA – L’amore di sua natura tende all’infinito e Cristo lo spinge fino alla vetta superiore e irraggiungibile, quella di Dio
L’incontro di Pietro con Cornelio della PRIMA LETTURA mostra subito il legame di reciprocità che si instaura progressivamente. La parola di Pietro, che attesta: “anch’io sono un uomo”, lascia capire che l’incontro ha il suo fondamento sulla base dell’uguale e riconosciuta dignità umana, al di là della diversità etnica e religiosa.
Lo Spirito ha fatto cadere le barriere attraverso il coraggio di un incontro umanamente impensabile. È fondamentale l’affermazione-conversione di Pietro: : «In verità, sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».
V DOMENICA DI PASQUA – Non spetta a nessuno potare, e dunque separare, staccare i tralci, se non a Dio
Nella PRIMA LETTURA da una parte ci vengono dette le difficoltà riguardo alle persone e alle relazioni tra loro e dall’altra la divina bellezza della comunione tra le persone, e la potenza dell’annuncio della Parola fino alla decisione di far partire Paolo per Tarso, il luogo della sua nascita, anche per allontanarlo dal pericolo di essere ucciso dai cristiani di lingua greca! Ma pur tra queste difficoltà, “la Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria e si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero”! Sembra quasi la nostra Chiesa! Continua a leggere
IV DOMENICA DI PASQUA – Nella visione di Gesù non ci sono pecore definitivamente perdute, ma solo pecore che vanno ritrovate.
[Nella PRIMA LETTURA, è detto chiaramente che è] una sola pietra a reggere la volta: è quella che, incuneandosi tra i due lati inclinati, li tiene insieme. Perché un’aggiunta finale, così esigua, riesce a produrre effetti così grandi? Perché essa non aggiunge ma completa. … In queste parole c’è la consapevolezza che proprio lui, scartato dai potenti convinti di essere in grado di costruire la storia, sarebbe stato quella piccola pietra che regge la volta delle vicende umane… Molti credono che sia il tanto a creare valore …Invece è proprio ciò che tiene insieme in un disegno armonico e sensato i vari dati che genera sapienza e pienezza. ( G. Ravasi)
La SECONDA LETTURA sottolinea che la perfetta
III DOMENICA DI PASQUA – Guardare, toccare e mangiare: tre azioni che possono dare la gioia di un vero incontro con Gesù vivo.
Nella PRIMA LETTURA, che si rifà alla rivelazione dell’Oreb, Pietro vuole che noi accettiamo di relativizzare l’evento drammatico della Passione del Signore, sostenendo che quell’errore, quel peccato, è stato frutto di una “ignoranza”, precisando che, tutto era stato preannunciato per bocca dei profeti; e svelato pienamente dalla Pasqua di Gesù. A conclusione del brano proclamato l’esortazione: “convertitevi dunque e cambiate vita perché siano cancellati i vostri peccati”; èinteressante che qui si parli della cancellazione dei peccati e non ci sia ancora la morte del Cristo come il peccato drammatico, perché il vero protagonista dell’evento della Croce non sono i crocifissori né chi, partecipe del potere mondano e politico, ha disposto tutto per la morte del Signore, ma quello che è accaduto è la suprema obbedienza di Gesù al Padre per la salvezza di tutti. Continua a leggere